Invitati dall’ufficio tecnico Giorgio Armani a sviluppare una proposta del nuovo concept per Armani Collezioni, si è voluto dare, in prima analisi, dei concetti che potessero rappresentare l’azienda. La forte caratterizzazione con il mondo della moda, con l’internazionalità, la presenza dello stesso brand in tutto il mondo, sono solo alcuni degli aspetti che si riconoscono nell’immaginario collettivo dell’Armani Collezione. A questi importanti considerazioni, si sono abbinati dei concetti figurati che potessero rappresentarli per la collettività:
Armani – Eleganza Internazionalità – Apertura Mondo della Moda – Teatro – Palcoscenico – Passerella
Fissati i punti nodali, lo studio progettuale si è mosso alla ricerca di elementi formali che potessero esprimere idealmente gli stessi concetti; ci si è mossi all’interno del mondo dell’architettura, degli elementi che la costituiscono tecnicamente, esprimendo, in quanto tali, quello per cui sono utilizzati: un chiaro esempio è il riferimento all’elemento "finestra" in quanto apertura verso l’esterno di uno spazio chiuso. L’identificazione dei concetti e delle loro sintesi che alludono ad una sensazione precisa e legata all’elemento costruttivo, ha permesso di giocare con pochi elementi all’interno della progettazione. Scomponendo l’elemento costruttivo negli oggetti che possono costituirlo, o che comunque rimandano al concetto stesso, abbiamo visto come l’elemento "finestra" sia composto da parti e concetti che ci rimandano sempre alla "finestra" anche in sua assenza: ad esempio la luce che penetra diffusa, una tenda mossa dal vento, richiamano nell’immaginario il concetto di "finestra" Il luogo della vendita dei prodotti Armani Collezione, volevamo fosse senza confini definiti. La sensazione vorrebbe essere quella di un luogo aperto, cioè una parte non conchiusa di un infinito. Si è definito un elemento semitrasparente, come un velo mosso da un leggero vento e una luce diffusa dietro quest’ultimo, quale sintesi formale delle nostre premesse; questo elemento plastico diventa l’espositore stesso del prodotto in vendita, caratterizzando l’immagine di Armani Collezione. La ricerca e la sovrapposizione di materiali diversi permette di risolvere questioni tecniche, eliminando il vincolo della rigida ritmicità; il negozio può diventare uno spazio ideale, non dettato da regole tecniche, ma espressione di puri concetti. La ricerca della semplicità ha mosso ogni gesto progettuale: le appenderie sono ridotte di fatto al solo loro ruolo, come un elemento soltanto tecnico, gli abiti che vi sono appesi giocano e danzano insieme al vento ed al lento muoversi del velo che li sottolinea facendogli da sfondo. Lo stesso ragionamento viene fatto per l’esposizione di qualsiasi prodotto: un velo lo avvolge senza celarlo, lo sostiene come in assenza di peso e lo impreziosisce. All’interno di questo spazio aperto, i fruitori diventano gli attori protagonisti di una sfilata quotidiana, lo spazio evoca l’immaginario della passerella, della sfilata ed il continuo rimando al mondo dell’alta sartoria, fanno sì che l’abito di Armani Collezione sia visto come unico.